venerdì 24 marzo 2017

31 DALLA REGIA MARINA ALLA DECIMA MAS Angelo Angelini (Regia Marina)



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Angelo Angelini (1921 - 14 agosto 2018) la notte del 13 Dicembre 1941 era imbarcato sull’ incrociatore Alberto di Giussano che, partecipando alla Battaglia di Capo Bon, fu silurato e affondò. Angelini fu tra i superstiti. Dopo l '8 settembre 1943 Angelini entrò nella Decima Mas dove combatté i partigiani di Tito.

Durata 45 minuti Colore/stereo

Extra A) Scene inedite 5'

Extra B) Alessio Olsoufieff dalla Russia alla Regia Marina - Video con Paolo Olsoufieff 15'

Extra C) Scene inedite 2  Gli Olsoufieff - La Russia l'Italia e Napoleone 7'

Lingua italiano/no sottotitoli






ANGELO ANGELINI  era uno dei sopravvissuti alla battaglia di Capo Bon,  dopo l'8 settembre 1943 si arruolò nella Decima MAS; il 23/03/2017 incontrò ad Artena i figli di Alessio OLSOUFIEFF ufficiale della Regia Marina e fratello di Daria Borghese moglie del Principe Junio Valerio. Alessio Olsoufieff morì nell'affondamento dell'Incrociatore Di Giussano a Capo Bon. Angelini fu una delle ultime persone a vederlo vivo prima dell'affondamento dell'Incrociatore. (Nella foto sopra Angelini ad Artena con i figli e il nipote di Olsoufieff)










Il nipote del principe Junio Valerio Borghese con Angelo Angelini ad Artena


Angelini al centro della foto con altri membri dell'equipaggio dell' incrociatore Di Giussano







Angelini ad Artena con figli e nipoti di Alessio Olsoufieff


Artena ristorante IL FEDERALE


Alessio Olsoufieff


Alessio Olsoufieff la moglie e il piccolo Paolo






Daria Borghese scolpisce un busto del marito Junio Valerio







venerdì 3 marzo 2017

27 LA SQUADRIGLIA GIGI TRE OSEI Loris Baldi (Regia Aeronautica)



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La Squadriglia Gigi Tre Osei  - Durata 34' Colore/Stereo

Loris Baldi dopo aver combattuto in Egeo con la 396a Squadriglia, 154° Gruppo Autonomo CT, torna in Italia in licenza. L'8 settembre entra a far parte dell'Aeronautica Repubblicana nel Secondo Gruppo Caccia Gigi Caneppele, nella Squadriglia Gigi Tre Osei, diventando ben presto il gregario di Ugo Drago. 
In questo documentario narra le avventure vissute con i suoi compagni di gruppo.

CONTENUTI SPECIALI

EXTRA 1 Video : Antonio Savini - Dalla Regia Aeronautica al Terzo gruppo Caccia Cavallino Rampante dell'A.N.R. Colore /Stereo - Durata 31'

Antonio Savini Sergente Pilota della Regia Aeronautica dopo l' 8settembre aderisce all'ANR ed entra nel Terzo Gruppo Caccia Cavallino Rampante. Il Terzo Gruppo non entrò in combattimento, ma comunque Savini e i suoi compagni andarono in Germania per il passaggio sui Messerschmitt Bf 109. Troppo tardi però, la guerra finiva e a tutti loro fu ordinato di rientrare in Italia. Dopo un viaggio avventuroso Antonio Savini conclude la sua esperienza militare a Milano dove, grazie ad un lasciapassare avuto da Fernando Malvezzi, comandante del Terzo Gruppo, può tornare a casa indisturbato.

EXTRA 2 La capacità bellica dell' Aeronautica Nazionale Repubblicana - Video con lo storico aeronautico Giovanni Massimello.  Durata 3'

EXTRA 3 Scene Inedite


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LORIS BALDI da ragazzo aveva la passione per il volo così fece domanda per diventare pilota e venne accettato in un corso per sottufficiali.
Conseguito il brevetto, per ottenere la specializzazione per la specialità Caccia venne inviato a Rimini e successivamente in Egeo, in zona di guerra.
Dopo l' 8 settembre aderì all'Aeronautica Nazionale Repubblicana e  combattè nella Squadriglia Gigi tre Osei del secondo Gruppo Caccia.
Sul suo aereo aveva fatto scrivere SILVA dal nome di sua moglie Silvana.
L'aveva sposata prima dell' 8 settembre. Aveva avuto una licenza mentre era di stanza in Egeo.
La licenza sarebbe servita oltre che per convolare a nozze anche per riposarsi da un periodo molto stressante che culminò con un incidente durante un decollo da cui Baldi uscì miracolosamente vivo.


Nel periodo dell' ANR fu abbattuto e costretto a lanciarsi con il paracadute, avventura finita bene anche quella volta e che lui stesso raccontò nel documentario a lui dedicato.


Dopo la guerra viaggiò molto e commerciò pietre lavorando anche nell'ambito edilizio a Quarrata sua città natale.







Logo della Squadriglia Tre Osei





Diavoli Rossi


Loris Baldi


Loris Baldi in Egeo


Loris Baldi in Egeo





sabato 30 luglio 2016

L'ULTIMO ESPLORATORE
VITA E AVVENTURE DEL BARONE FRANCHETTI

EDIZIONE IV


Un film documentario di Claudio Costa
Con la partecipazione di Afdera Franchetti - Maddalena Patrizi - Antonio Pantano
Musiche di Fabiano Pellini
Illustrazioni di Francesca Romana Brogani
Edizione Italiana Narrata da Cristiana Esposito

Il 7 agosto del 1935 un aereo italiano S 81, partito da Roma e diretto ad Asmara, precipitò in fiamme a 20 km dal Cairo.

Nell'incidente, oltre agli uomini dell' equipaggio, morirono Luigi Razza, ministro dei lavori pubblici, e l'esploratore Raimondo Franchetti.

Le cause del disastro non furono mai chiarite, ma sulla stampa nazionale ed estera si parlò di sabotaggio, indicando come obiettivo il Barone Raimondo Franchetti.

L'esploratore apparteneva ad una delle famiglie più ricche d'Italia, questa ricchezza gli permise di trascorrere la vita viaggiando per il mondo.

Franchetti divenne celebre per la spedizione che organizzò in Dancalia, un evento senza precedenti, faraonico e ineguagliato.

Dal 1929 al 1935 anno della sua morte, Franchetti effettuò, per conto di Mussolini operazioni sovversive per destabilizzare il potere di Hailè Selassiè in Etiopia, per questo motivo si sospettò che egli fosse l'obiettivo di un attentato, sospetto convalidato dal fatto che molti sapevano che era oltre che un esploratore... una spia.

Grazie al professor Antonio Pantano, figlio di Edoardo Pantano, che fu stretto collaboratore del Ministro Razza, in questo documentario si cerca di capire le vere cause del misterioso incidente in cui morirono l'esploratore e il politico italiano; La testimonianza della figlia Afdera arricchisce il film con informazioni inedite sulla vita privata del padre, infine il contributo di Maddalena Patrizi, figlia del Marchese Patrizi amico e compagno di viaggio del Barone, completa ulteriormente il documentario mostrandoci da un altro punto di vista la figura dell'esploratore.

Un incredibile materiale di repertorio realizzato dal Barone Franchetti durante la sua spedizione in Dancalia arricchisce il DVD rendendolo un prezioso documento storico per gli amanti dell'Africa.

CAPITOLI


1 LE ORIGINI DELLA FAMIGLIA FRANCHETTI

2 RAIMONDO IL VIAGGIATORE

3 L'INCRESCIOSA MACCHIA BIANCA

4 LA SPEDIZIONE IN DANCALIA

5 LIBRI E POLEMICHE

6 LE MISSIONI SEGRETE DI RAIMONDO FRANCHETTI

7 L'ULTIMO VIAGGIO


DURATA 57 MINUTI Colore/Bianco e nero lingua ITALIANO no subtitles

+ CONTENUTI EXTRA  scene inedite (video con Afdera Franchetti - Maddalena Patrizi - Antonio Pantano)











"Il 7 agosto del 1935 un aereo italiano S 81, partito da Roma e diretto ad Asmara, precipitò in fiamme a 20 km dal Cairo.
Nell'incidente, oltre agli uomini dell' equipaggio, morirono Luigi Razza, ministro dei lavori pubblici, e l'esploratore Raimondo Franchetti.
Le cause del disastro non furono mai chiarite, ma sulla stampa nazionale ed estera si parlò di sabotaggio..."







N.d.A.
Non sapevo chi fosse il Barone Franchetti fino a quando non me ne parlò Luca Gaetani, che era il nipote.
La madre di Luca era Lorian una delle figlie dell'esploratore.



Luca andava orgoglioso del nonno e conservava il famoso libro dato alle stampe dal Barone al ritorno dalla famosa spedizione "Nella Dancalia Etiopica" e anche una vecchia copia dei filmati che
Mario Craveri realizzò durante la spedizione Franchetti partecipandovi come cineoperatore.
Quando lo conobbi, Luca viveva a Trinoro a casa del cugino Andrea Franchetti noto produttore di vino. 


Trinoro all'epoca era un luogo magico e selvaggio allo stesso tempo.  Vedevo in lontananza la torre di Radicofani. 


Ricordo che Luca possedeva una cassa di legno con scritto sopra Raimondo Franchetti, era una delle tante utilizzate per trasportare munizioni e viveri durante la spedizione.
Era interessante parlare di Franchetti con Luca, si entrava con la mente in una macchina del tempo e come in un fumetto di Hugo Pratt si finiva per rivivere quelle avventure.
Fu Luca che mi diede l'idea di fare un documentario sul nonno.
Anzi, inizialmente il progetto era un film che ne ripercorreva la vita.
Il problema era ovviamente trovare il denaro per fare un film del genere, ambientano tra l'Italia e la Dancalia.
(Continua)...



LUIGI RAZZA Il Ministro che morì con Franchetti



Nesbitt esploratore e rivale di Franchetti, andò in Dancalia prima del Barone ma seguì un percorso diverso. Morì come il Barone in un incidente aereo, poco tempo prima del rivale.


Mario Craveri cineoperatore e regista che seguì il barone nella sua avventura


Alberto Pollera (destra foto seduto)


Afdera Franchetti figlia del Barone


Il Marchese Patrizi



La Marchesa Giulia Patrizi, il marito seguì la spedizione Franchetti nella prima fase.


Maddalena e Paolo Patrizi






lunedì 16 maggio 2016

IL FALSO BUGIARDO


LA VITA, IL CINEMA, LE STORIE DI
LUCIANO VINCENZONI

QUARTA EDIZIONE - 2 DVD










IL FALSO BUGIARDO regia di Claudio Costa. La vita, il cinema, le storie e le avventure dello scrittore Luciano Vincenzoni.
Una produzione Ronin Film Production - Olivud S.r.l. Prodotto da Renata De Paulis, Ciro Toto e Claudio Costa.
Con la partecipazione di : NICOLA BADALUCCO, GUIDO BOSCO, GIANNI BULGARI, GIORGIO CAPITANI, DINO DE LAURENTIIS, SERGIO DONATI, ROBERT HAGGIAG, TULLIO KEZICH, FELICE LAUDADIO, CARLO LIZZANI, ENNIO MORRICONE, FURIO SCARPELLI, VITTORIO SGARBI, SILVIO TONAZZI, ENRICO VAIME, TONINO VALERII, LUCIANO VINCENZONI.



Il film, ispirato all'autobiografia di Vincenzoni PANE E CINEMA, prende il titolo da una frase del regista PIETRO GERMI, che definiva Vincenzoni un falso bugiardo, perchè "racconta storie incredibili che poi si rivelano vere".
I testimoni di molte di queste storie vissute da Vincenzoni appaiono nel FALSO BUGIARDO, intrecciando le loro testimonianze ad una lunga intervista allo scrittore, ricomponendo un puzzle di eventi, che dagli anni della guerra arrivano fino ad oggi, attraversando la storia del cinema italiano e non solo...

Luciano Vincenzoni ha scritto films per Ponti, De Laurentiis, Lombardo, Cristaldi e molti altri.

Negli Stati Uniti la sua casa di Beverly Hills è stata un riferimento per personalità che arrivavano da tutto il mondo.

Amico intimo di Billy Wilder, con cui ha collaborato nel film Avanti! ad Hollywood ha stretto amicizia anche con Peter Bogdanovich, William Holden, Kirk Douglas, Tony Curtis. 


                                                      




Luciano Vincenzoni nasce a Treviso, il 7 marzo del 1926, studia legge a Roma e Padova. Nel 1951, con i suoi amici Mario e Tony Roma, produce il film "Oliva Incantesimo Tragico", con María Félix. Nel 1954, vende il suo primo soggetto che diventerà il film "Hanno Rubato un Tram", diretto e interpretato da Aldo Fabrizi. Successivamente lavora come attore nel film "I girovaghi" interpretato da Peter Ustinov. Nello stesso anno incontra Pietro Germi e scrive con lui ed Alfredo Giannetti "Il ferroviere". Nel 1958 inizia la sua collaborazione con Dino De Laurentiis, che compra da lui molti soggetti tra cui quelli de "La grande guerra", "I due nemici", e "il gobbo". Nel 1960, con Mino Roli scrive per il teatro "Sacco e Vanzetti", un successo internazionale. Tra il 1963 e il 1965 torna a collaborare con Pietro Germi in "Sedotta e abbandonata" che viene prodotto da Franco Cristaldi, e "Signore e signori" , prodotto da Robert Haggiag per la United Artists. Nel 1965, con il suo amico Sergio Leone scrive "per qualche dollaro in più", aiutando Leone a vendere il film alla United Artists e contemporaneamente ideando e vendendo anche "il buono, il brutto, il cattivo". In seguito si trasferisce in America, dove collabora con Billy Wilder al film Avanti! In quegli anni incontra Bukowsky, e nella sua casa di Beverly Hills passano amici e personalità da tutto il mondo, come Roman Polansky, Peter Sellers, Candice Bergen, Bert Schneider, Gianni Bulgari, Oliver Stone, Irene Miracle, Claude Lelouche, Marta Keller, Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola. Torna anche a lavorare con Dino De Laurentiis, scrivendo e producendo il film "Orca assassina" e successivamente "Codice Magnum", con Arnold Schwarzenegger. E' stato membro del Writers Guild of America. (WGA)

DVD 1
DUR. 86 MINUTI

DVD 2 EXTRA :

A) SCENE INEDITE (VINCENZONI NON SOLO SCRITTORE)
B) VINCENZONI E BILLY WILDER STORIA DI UN'AMICIZIA
C) COME NACQUE IL FILM LA GRANDE GUERRA
D) IL CIRCO
E) LA DOLCE VITA (CINEGIORNALI)

DVD 16/9 PAL COLORE Lingua : Italiano - no sottotitoli

(Per spedizioni in altri paesi dell'Europa o extraeuropei visita il nostro sito AMAZON o contattaci roninfilmproduction@gmail.com)








Luciano Vincenzoni (Treviso, 7 marzo 1926 - Roma, 22 settembre 2013) era figlio di un fornitore militare, Matteo Vincenzoni, nato in provincia di Cuneo mentre la madre Clementina Bandiera era originaria di Roma.
I Vincenzoni durante la guerra vivevano nell'agiatezza, almeno fino al 1944, poi le cose iniziarono a peggiorare.
Quando raggiunge l'età della leva Vincenzoni fugge in montagna con i partigiani per non arruolarsi nelle camice nere.
Al termine della guerra, nel 1951, dopo aver incontrato Toni Roma porta a termine per lui una vendita di surplus di materiale bellico americano guadagnando una cifra enorme che gli permette di andare a Roma e inseguire il sogno di diventare sceneggiatore.
Toni Roma nella capitale deve anche curare alcuni affari e tra questi c'è la produzione di un film con Rossano Brazzi dal titolo "Oliva Incantesimo Tragico", a cui partecipa anche l'attrice María Félix, che in Italia cerca di rinverdire la sua carriera. 
Il film è un insuccesso e le cose per Vincenzoni e i fratelli Roma cambiano in peggio.
Vincenzoni torna a Treviso e trovandosi senza soldi viene aiutato dall'industriale Fanna proprietario della Bortolo-Lazzaris.
Torna a Roma con l'aiuto di Fanna e nel 1954 riesce a vendere il suo primo soggetto che diventerà il film "Hanno Rubato un Tram", diretto e interpretato da Aldo Fabrizi.





Inizialmente la regia del film è curata da Ruggero Maccari,  ma durante le riprese Maccari lascia il film che viene completato dallo stesso Fabrizi che ne è anche il protagonista. 
Dopo il film di Fabrizi, Vincenzoni non riesce a trovare subito altre committenze. 
Sopravvive con lavori saltuari e diventa amico di Antonio Leone Viola che tutti conoscono come Leonviola, un regista molto indipendente che sbarca il lunario grazie a cambiali non onorate e stratagemmi vari.



Antonio Leonviola

La Roma di quegli anni però offre molte possibilità agli avventurieri e ai sognatori. 
Vincenzoni ha modo di incontrare John Huston con cui condivide l'amicizia di Olghina de Robilant, poi Orson Welles che alla taverna dell' Orso rimane vittima di Toni Roma in una scazzottata per motivi passionali; ma anche Pepi Lenzi, un personaggio affascinante, conquistatore di donne, ex amante dell'attore Clifton Webb, che riesce ad avere tramite, Joseph Schenk, l' incarico di curare la produzione di alcuni film della MGM nella Hollywood sul Tevere. 
Lenzi finirà la sua carriera e la sua vita proprio a Hollywood dopo aver lavorato anche con George Lucas in Star Wars e Sam Peckinpah.
Quando Vincenzoni incontra Lenzi, questi sta vivendo una intensa e litigiosa storia d'amore con un'  attrice tedesca, ex amante di Goebbels.
La donna, fuggita dalla Germania e arrestata dagli inglesi, aveva sposato l' ufficiale che comandava il campo di detenzione dove era stata rinchiusa, quando l'ufficiale morì era arrivata a Roma in cerca di fortuna.
Tra i tanti personaggi incontrati nelle notti della dolce vita, Vincenzoni conosce anche Ennio Flaiano, che gli presenta il regista Hugo Fregonese.
Sempre per raggranellare qualche soldo, accetta di lavorare come attore nel film "I girovaghi" interpretato da Peter Ustinov e diretto da Hugo Fregonese con cui però i rapporti saranno pessimi e Vincenzoni abbandonerà il film a pochi giorni dalla fine delle riprese.





Sopra Vincenzoni Flaiano e Fregonese

Nello stesso anno inizia la sua collaborazione con Pietro Germi.
Preparano due progetti, uno è la trasposizione cinematografica di un romanzo di Gilbert Cesbron.
Germi va a Parigi ad incontrare lo scrittore che però non cede i diritti cinematografici del libro, per cui torna a Roma senza soldi e senza un progetto da sviluppare fino a quando Alfredo Giannetti gli propone un soggetto dal titolo "Il treno".
Germi Giannetti e Vincenzoni lo elaborano e lo propongono a Carlo Ponti che accetta di finanziargli il film che diventerà "Il Ferroviere". 


Vincenzoni   Cesbron   Germi






                                 


CARLO PONTI PRODUTTORE DE "IL FERROVIERE"

Nel 1958 dopo aver discusso con Germi smette di lavorarci e inizia a scrivere senza firmarle delle sceneggiature per film di serie B, grazie ad un'amica che gli presenta il produttore Misiano.
L'amica sceneggiatrice era Lianella Carell, che aveva partecipato come attrice al capolavoro di De Sica "Ladri di Biciclette".
In quel periodo Vincenzoni fa l'incontro che gli cambia la vita, inizia la collaborazione con Dino De Laurentiis, con un contratto in esclusiva. 
L'incontro con De Laurentiis è rimasto negli annali del cinema perchè fu rocambolesco come molte avventure di Vincenzoni.
Luciano entrò nell'ufficio del produttore senza avere un appuntamento scansando la segretaria e la vigilanza.
Dentro trovò Carlo Lizzani e l'avvocato Borgognoni che parlavano con Dino.



Rischiando l'arresto Vincenzoni riuscì a farsi ascoltare e vendette i primi soggetti al grande De Laurentiis, tra cui "La grande guerra", "I due nemici", e "il gobbo".







ALBERTO SORDI E MONICELLI DURANTE IL FILM LA GRANDE GUERRA


Gassmann - Mangano - Sordi  LA GRANDE GUERRA


SCARPELLI VINCENZONI E DE LAURENTIIS

Per la realizzazione de LA GRANDE GUERRA De Laurentiis affiancherà a Vincenzoni Age e Scarpelli i due autori che con Monicelli avevano già scritto "i soliti ignoti" film di grande successo che precedeva il capolavoro sulla prima guerra Mondiale che Monicelli stava per iniziare a preparare.
La collaborazione sarà felice e negli anni successivi Vincenzoni avrà di nuovo modo di lavorare con la coppia di scrittori.
Almeno telefonicamente i rapporti con Scarpelli continuarono fino alla morte di quest'ultimo.
Durante la scrittura del film, quasi a stesura finale completa, Vincenzoni propose a Monicelli di inserire una scena che aveva ideato ispirandosi a un libro di Roland Dorgeles "Croci di Legno".
Monicelli accettò il consiglio e la scena fu inserita.
Durante la proiezione al festival di Venezia, René Clair che era in giuria, riconobbe la scena presa dal romanzo e chiese a Vincenzoni chi l'aveva scritta, Luciano capì l'intento e rispose "Dorgeles naturalmente" conquistandosi la simpatia di Clair.


LETTERA DI RENE CLAIR A VINCENZONI








Nel 1960, con Mino Pontiroli (che si firmava Roli) scrive per il teatro "Sacco e Vanzetti", un successo internazionale. La produzione dell'allestimento è di Dino De Laurentiis. La regia era  di Sbragia con cui Vincenzoni avrà pessimi rapporti.
L'idea di Dino De Laurentiis era di farne una versione cinematografica con un regista americano. Se ne parlò per molto tempo ma alcuni contrasti allontanano Vincenzoni da De Laurentiis prima dello scadere del contratto in esclusiva e il progetto del film su Sacco e Vanzetti non prenderà vita. Anni dopo sarà Montaldo a fare un film dalla vicenda dei due italiani e alla sceneggiatura collaborerà sempre Mino Roli.


Vincenzoni intanto terminato il suo lavoro con De Laurentiis torna libero sulla piazza come sceneggiatore.
In quel periodo il destino lo fa di nuovo incontrare con Germi che ha avuto a sua volta dei dissidi con Giannetti che dopo il Ferroviere era diventato il principale collaboratore e co-autore dei suoi film.
Per questo motivo Germi trovandosi senza un' idea da sviluppare  chiede a Vincenzoni di tornare a collaborare con lui.
Vincenzoni ha il soggetto del film "Sedotta e abbandonata" e insieme a Germi lo realizzano con il produttore Franco Cristaldi.
Sedotta e abbandonata vincerà a Cannes la palma d'oro per il miglior attore che andrà a Saro Urzì, che aveva già lavorato con Germi.






Sull'onda del successo del film Vincenzoni viene avvicinato da Robert Haggiag che riesce a convincerlo a lasciare Cristaldi e fare con lui per la United Artists il nuovo film di Germi, "Signore e signori", con Virna Lisi e Gastone Moschin.



Il film è basato su tre aneddoti autobiografici di Vincenzoni, tutti accaduti a Treviso e dintorni.




Durante i sopralluoghi per il film Germi e Vincenzoni portano con loro Ennio Flaiano che li accompagna a Treviso, anche per guadagnare qualcosa dovendo partire per il Canada per motivi sentimentali.
Flaiano non partecipò alla sceneggiatura del film ma diede un consiglio a Vincenzoni che fu subito seguito e si rivelò utilissimo.
Invece di girare tre episodi separati, consigliò di incastonarli tra di loro, immaginando che in un episodio i protagonisti hanno un "coro" che li accompagna, nel secondo episodio il coro diventa protagonista e gli altri diventano il coro, mentre nel terzo lo stesso espediente cambia nuovamente l'ordine tra protagonisti e coro.
Alla sceneggiatura parteciperanno Age e Scarpelli, chiamati proprio da Vincenzoni.
Per realizzare il film Vincenzoni e Germi creano anche una loro società di produzione la RPA Registi Produttori Associati ma i rapporti si guastano nuovamente e i due si separano e Vincenzoni esce dalla società.




Di nuovo si ritrova senza lavoro e senza progetti.
E' un momento difficile per Vincenzoni e come spesso accade nella sua vita l'alcol e il gioco d'azzardo prendono il sopravvento ma nel 1965 Sergio Leone lo cerca improvvisamente. 
I due si erano conosciuti ai tempi di HANNO RUBATO UN TRAM film in cui Leone era aiuto regista.
Leone va da Vincenzoni per chiedergli di scrivere  il suo secondo western. Probabilmente Leone mirava anche ai contatti che Vincenzoni aveva acquisito con Haggiag e Lopert della United Artists.



Effettivamente l'intuizione di Leone è giusta, Vincenzoni vede l'incredibile successo che ha il primo western di Leone e convince Ilya Lopert capo della UA in Europa a comprare il film, vendendogli anche il nuovo film che ha iniziato a scrivere per Leone, PER QUALCHE  DOLLARO IN PIU'. La riunione con i capi della UA si svolge al Grand Hotel di Roma. 




Lopert vuole un secondo film su cui investire e con cui vincolare Leone con un contratto in caso il primo andasse bene. Durante l' incontro Vincenzoni alla domanda "what's the next?" riesce a vendere un secondo film che ancora non è scritto ma che diventerà poi "il buono, il brutto, il cattivo". 
L'idea della storia gli viene pensando al suo "LA GRANDE GUERRA" e inizialmente immagina due personaggi alla SORDI-GASSMANN che si aggirano nel west americano ed in effetti alla SIAE il film verrà registrato con il titolo di "I DUE MAGNIFICI STRACCIONI" successivamente cambiato ne "IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO", anche perchè i personaggi, con lo sviluppo della sceneggiatura erano diventati tre.







Cleef, Vincenzoni e Doris Pignatelli

Il rapporto con Leone però si interrompe per incomprensioni e Vincenzoni si trova nuovamente libero. Questa volta però ha molto denaro grazie a delle royalties che la UA gli paga annualmente sugli incassi dei due western.
Inoltre il successo dei film di Leone gli apre nuove possibilità, a Londra frequenta i produttori Salzman e Broccoli, a Parigi dove risiede spesso, diventa sempre più amico di Ilya Lopert capo europeo della UA.
E' un periodo felice e le proposte di lavoro da parte di registi e produttori italiani abbondano.
Un giorno mentre è a Roma riceve una telefonata dalla segretaria di Billy Wilder, Rosellina.
Wilder gli propone di collaborare al film "Avanti!"




Per Vincenzoni è un traguardo incredibile. Il lavoro con Wilder lo fa entrare in rapporti con molti amici del regista Austriaco, tra cui Jack Lemmon e William Holden.




In quel periodo affitta un appartamento al Pierre di New York e collabora con De Laurentiis che risiede a Los Angeles, in seguito anche Vincenzoni va a vivere a Hollywood. 
In quegli anni incontra Bukowsky e nella sua casa di Beverly Hills passano amici e personalità da tutto il mondo, come Roman Polansky, Peter Sellers, Candice Bergen, Bert Schneider, Gianni Bulgari, Oliver Stone, Irene Miracle, Claude Lelouche, Marta Keller, Francis Ford Coppola. 
Ricorderà quel periodo dicendo "lavoravo poco, guadagnavo molto, trombavo moltissimo".
Vincenzoni non prende la cittadinanza americana e fa la spola con Roma dove torna frequentemente e dove continua anche a lavorare con registi italiani come Sergio e Bruno Corbucci in film minori.
Per Dino De Laurentiis scrive e produce il film "Orca assassina".




Le riprese del film supervisionate da Vincenzoni saranno un susseguirsi di problemi e imprevisti. 
Tra i primi il licenziamento della segretaria di edizione. Vincenzoni mal sopporterà un atteggiamento spocchioso della donna a favore del regista Michael Anderson. Anche con il regista, noto professionista che aveva già firmato decine di film di successo, i rapporti andranno peggiorando di giorno in giorno.
La sceneggiatura di Vincenzoni e Donati verrà riscritta ma "bocciata" all'unanimità dagli attori, per tornare poi alla vecchia versione.
Altri problemi arriveranno dagli attori, Richard Harris avrà frequenti sbalzi di umore perchè leggendo un tabloid scoprirà che la sua compagna lo tradisce, Charlotte Rampling si vedrà sostituire il parrucchiere personale per ordine (pare) della Mangano che voleva favorire un amico, l'indiano William Sampson spesso si ubriacava, una bobina con il giornalieri di alcune riprese fatte in piscina a malta viene persa e ritrovata solo dopo alcuni giorni, le orche ricostruite da Garbuglia per delle scene subacquee si rivelano troppo pesanti e per farle muovere i tecnici avranno molti problemi...e via dicendo.
L'unica che non darà problemi sarà Bo Derek, forse perchè era al suo primo film.
Comunque il lavoro verrà portato a termine seppure con polemiche con de Laurentiis che imporrà alcune scelte nel montaggio finale, tra cui una canzone nei titoli di coda del film che nello script originale doveva terminare con il silenzio del mare ghiacciato, silenzio che sarà sostituito dalla voce di un amica cantante di Raffaella de Laurentiis.
Tra gli ultimi lavori di Vincenzoni c'è un altro film scritto sempre per De LAurentiis, "Codice Magnum", con Arnold Schwarzenegger. 
Frequenta molto Peter Bogdanovich che è al massimo del suo successo dopo aver realizzato PAPER MOON.
Da una storia autobiografica di Vincenzoni, COW GIRL, Bogdanovich inizia a scrivere una sceneggiatura ma il film non si farà perchè l'attrice Cybill Shepherd, allora compagna del regista, non gradisce il ruolo. 



Altri progetti non andranno in porto anche se verranno opzionati da diversi produttori come Arthur Sarkissian grande ammiratore di Vincenzoni.
A quel punto visto che i rapporti con De Laurentiis non sono più idilliaci Vincenzoni torna a Roma.
Il cinema che trova non è quello a cui è abituato, i registi con cui lavorava sono scomparsi o si sono ritirati, per lui inizia un periodo di riposo forzato.
Gli ultimi anni della sua vita lo vedono isolato dal resto del mondo del cinema anche se molti giovani e meno giovani cercano di avvicinarlo e di incontrarlo nella sua casa di Roma.


Caterina D'Amico premia Vincenzoni

Gli ultimi suoi lavori non sono nuovi soggetti ma vecchie storie che con caparbietà cerca di vendere, come il soggetto MA L'AMORE NO che tramite Ettore Scola viene opzionato da un produttore francese che non lo realizza e tornato di proprietà di Vincenzoni viene poi diretto da Tornatore per la Medusa film con il titolo MALENA.
I rapporti con Tornatore però sono pessimi e questo contribuisce a ingigantire la sua fama di autore litigioso.






Scrive una biografia, molto sintetica, intitolata PANE E CINEMA che perlopiù contiene storie mai realizzate. Con la pubblicazione affidata ad un editore che ha la fama di non essere il massimo della correttezza, Vincenzoni spera di rimettere in pista alcune sue vecchie storie. Molti amici, tra cui Kezich e Claudio G. Fava, gli consigliano di affidarsi ad un altro editore ma lui, come sempre, si intestardisce...col tempo si pentirà amaramente di non aver ascoltato i loro consigli.




Agenore Incrocci in arte AGE


PIETRO GERMI Amico e maestro di Vincenzoni


DINO DE LAURENTIIS 


LUCIANO VINCENZONI


FURIO SCARPELLI


GOFFREDO PARISE


LUCIANO VINCENZONI E AUDREY HEPBURN

IL FALSO BUGIARDO è un documentario ispirato alla sua autobiografia e prende il titolo da una frase del regista PIETRO GERMI, che definiva Vincenzoni un falso bugiardo, perchè "racconta storie incredibili che poi si rivelano vere". 
I testimoni di molte di queste storie vissute da Vincenzoni appaiono nel FALSO BUGIARDO, intrecciando le loro testimonianze ad una lunga intervista allo scrittore, ricomponendo un puzzle di eventi, che dagli anni della guerra arrivano fino ad oggi, attraversando la storia del cinema italiano e non solo...



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Vincenzoni e Billy Wilder


GUIDO BOSCO e SILVIO TONAZZI sono stati i legali rappresentanti di Luciano Vincenzoni per tutta la sua carriera. Li aveva conosciuti quando erano ancora giovani avvocati in erba e lui era da poco entrato in rapporti con Dino De Laurentiis e il suo avvocato Borgognoni, Bosco lavorava con Borgognoni e per questo si incontrarono. 






Celine è stato il punto di riferimento di Vincenzoni dopo che aveva scoperto per caso il romanzo "Viaggio al Termine della notte" a Padova, una sera dopo un bombardamento. Per lui Celine era quasi una mania, un'ossessione, ne parlava a tutti, rileggeva parti del "Viaggio..." e a volte se li recitava a memoria. Ne aveva molte copie, sia in Italiano che in francese. 





Federico Pignatelli presidente dei Pier 59 Studios di NY e LA è cresciuto con Luciano Vincenzoni perchè la madre Doris ne fu la compagna per molti anni.
Proprio negli anni in cui Vincenzoni e Doris Pignatelli si frequentavano Gianni Bulgari conobbe Vincenzoni e da allora fu il più fedele e assiduo auditore dei racconti dello scrittore.